La recensione a 1 stella di Greg:
C'è del marcio da Briscola. La disorganizzazione degna del peggior popolino alla Sordi, quello degli stereotipi italioti e provinciali quivi regna sovrana.
Tengo a precisare che NON siamo stati spinti dalle recensioni fasulle di Tripadvisor: sembra che questo locale sia, al momento, la miglior pizzeria in città. E inizio a diventare tachicardico. Mi stanno sudando un po' le mani ora; anche se sto aspettando la metropolitana e fa un freddo glaciale.
Briscola, da dove partiamo? È come trovarsi di fronte a una versione di Aristarco: ci sono talmente tante ellittiche, verbi senza soggetto, subordinate di secondo e terzo grado con reggenti sfalsate che non so nemmeno da dove iniziare...
È un panico di pancia, quello che ti assale alla verifica a sorpresa di scienze, materia che non hai mai studiato dall'inizio dell'anno, o quando ti accorgi di un neo sul braccio che prima non c'era. Le mani nei capelli non bastano, sei una mina vagante. La confusione è lì e non riesci a gestirla e inizi a sudare e ti spazientisci e... ma procediamo con ordine.
Partiamo dall'arredamento, nero e bianco come Spontini [stile mensa], tubi a vista inclusi (non siamo a Berlino, i tubi a vista evitali). Tavoli in marmo DECISAMENTE asettici, impersonali, freddi. Qui si mangia pizza, giusto? E sai qual è la prima cosa che mi viene in mente quando penso alla pizza? Una casa folcloristicamente italiana, dai colori caldi e morbidi, con tavoli di legno, sedie comode e, perché no, un bel caminetto: qui non mi sono sentito per niente a casa. Briscola, se proponi un piatto della nostra tradizione culinaria, almeno fallo rispettando i tòpoi canonici: è come se andassi mangiare pesce in un ristorante con le Alpi sulla carta da parati e Alva Noto in sottofondo. Tutto a casaccio. Al che potresti obiettare: "Ma Milano è piena di pizzerie arredate così! Sono tutte uguali!". Appunto, sentivamo davvero il bisogno dell'ennesima pizzeria? In cosa la tua dovrebbe essere differente dalle altre?
Secondo punto dolente è l'acustica, pessima: il rimbombo è atroce e parlare diventa un'impresa, anche senza musica.
La (dis)organizzazione del servizio mi ha lasciato molto basito. Si entra nel locale, si fa la fila alla cassa, si paga quello che si prende e ci si siede. Se si trova un posto libero. Un solo ragazzo sta al bancone cassa-bar: prende le ordinazioni, fa pagare i clienti e dà le bevande/dolci. Tutto da solo. Non essendo un polpo, avendo il povero tuttofare solo due braccia, le tempistiche si allungano così come la coda, che arriva fino all'ingresso. Serve dire che i clienti in attesa iniziano a brontolare e spazientirsi? No appunto.
Ma veniamo alla pizza. 40 minuti di attesa per una bufala nemmeno troppo grande (spezzo una lancia in tuo favore riconoscendo che tutti i tavoli erano pieni, anche se alcuni avevano già mangiato, non barare...). Sui muri ci spieghi che l'impasto è stato fatto riposare per 24h, hai usato lievito madre... blabla... "Chissà che buona!", penso. Non faccio in tempo ad addentare la prima fetta che colano in contemporanea olio, pomodoro e formaggio, riducendola a un umido pezzo di pasta giallognola. Raccatto alla meglio con coltello e forchetta e cerco di riposizionare il tutto. Il secondo tentativo lo faccio con le posate, anche se per un purista come me mangiare la pizza non con le mani è un affronto.
"Non male, non indimenticabile". Ne ho mangiate di migliori, ma anche di peggiori. Ad adesso (la metro è arrivata) non mi sento pesante né sto avendo problemi a digerirla. Certo è che per 9€ la qualità non è nemmeno eclatante. E mi sento un po' preso in giro.
Briscola, ti boccio e non se ne parla più. Non avevi né intenzioni né le potenzialità: hai aperto da poco e forse questo è il motivo, ma il tuo è un sistema che fa acqua da tutte le parti. Ordinazioni, rumore, disordine, qualità, servizio, sapore... non ci siamo su tutti i punti di vista. E se questa è a tuo parere un'opinione scomoda, benvenuto su Yelp, dove sulle recensioni ci mettiamo faccia e nome senza paura. Lascia stare Tripadvisor.
Questi consigli potranno anche risultarti inutili, forse sono solo un rompipalle, ma capisci che qualcosa veramente non va quando esci dal locale e trovi due clienti che come noi avevano appena finito di mangiare, sparlare degli stessi problemi: casino, confusione e cibo.
Una stella è troppo poco?
Una stella è troppo. Poco ma sicuro.